Sfuma ancora l'appuntamento con i tre punti.
Primo tempo in vantaggio poi pari e rigore per il Brugherio
26-09-2010 : PROMOZIONE GIRONE C (3° GIORNATA)
BREMBATESE 1
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BRUGHERIO 2
RETI : 32’ pt Panciulo, 6’ st Passoni, 26’ st Monaco (rig)
BREMBATESE : Bonacina, Zilli, Polatti (38’ st Zezza), Paganelli, Panciulo, Locatelli S., Zonca (29’ st Osio), Calanni, Recino, Calchi, Arioldi (32’ st Nava). A disposizione : Locatelli D., Magni, Papini, Pierelli All. Ottolenghi
BRUGHERIO : Genchi, Amato (45’ st Pastori), Stevanin, Sottocorno, Moretti, Motta, Oberto (35’ st Enrico), Miserendino, Monaco (42’ st Russo), Saponaro, Passoni. A disposizione : Tortona, Di Biase, Nigro, Pantano. All. Mapelli
Arbitro : Pedretti di Brescia.
Ammoniti : 25’ pt Calchi, 15’ st Zilli per la Brembatese.
8’ pt Moretti, 12’ st Miserendino, 14’ st Sottocorno, 27’ st Saponaro, 31’ st Oberto per il Brugherio
Note: angoli 4 – 2 per il Brugherio; recupero 1’ + 4’; giornata calda, terreno in discrete condizioni
Brembatese : assenti Busetti, Allevi, Del Prato, Bonomi, Pagnoncelli, Colleoni
BREMBATE. Non era forse il Brugherio l’avversario più comodo per trovare la prima vittoria in gare ufficiali di questo tribolato inizio stagione. La formazione di Mapelli l’anno scorso vinse i play-off e cullò a lungo il sogno del ripescaggio in Eccellenza, sogno poi svanito solo per complicati calcoli e classifiche avulse, ma evidentemente il prestigioso traguardo è ancora nelle loro aspirazioni . Formazione solida, molto fisica, agonisticamente pugnace (5 gialli a referto) e con tasso di esperienza superiore alla Brembatese. Eppure, contro tali avversari, la squadra di casa avrebbe anche potuto pareggiare se i classici episodi fossero girati a parte inverse.
Il momento topico della sfida si è vissuto al 25’ della ripresa : Calchi sfiora il gol del raddoppio; ripartenza del Brugherio e rigore contestato, trasformato da Monaco. Il primo tempo si era chiuso sull’1-0 per Calanni e compagni; un gol subito dopo l’intervallo rimetteva in parità il punteggio che trovava poi l’aspetto definitivo con l’episodio sopra citato. Vani gli attacchi finali, generosi quanto confusi, della Brembatese comunque calata fisicamente nella seconda frazione di gioco.
Formazione. In infermeria Colleoni e Busetti l’undici iniziale schierato da Ottolenghi è stato il seguente : Bonacina; difesa a quattro con Zilli, Panciulo, Locatelli e Polatti. Zonca, Paganelli, Calanni e Calchi a centrocampo; Recino ed Arioldi in avanscoperta.
I primi minuti sono quelli che si definiscono di studio e si arriva al 10’ senza annotazioni significative. Apre le danze Monaco, anticipato dall’uscita di Bonacina. Replica immediata dei locali. Calanni, Calchi, prezioso traversone rasoterra su cui Arioldi arriva tardi a ‘zero metri’ dalla linea bianca. Al 16’ la palla resta pericolosamente in area gialloblù fra tentativi di tiro e respinte affannose. Decisiva quella a liberare di Calanni in ripiegamento difensivo. Sul fronte opposto si fa ben presto apprezzare Passoni (’92) che costringe Ottolenghi ad invertire spesso fascia e marcatura fra Polatti e Zilli.
E’ della giovanissima punta del Brugherio la prima palla-gol al 18’. Un tacco di Monaco lo mette a tu per tu con Bonacina. Non tira subito con quello che evidentemente è il suo piede debole ed il portiere coglie l’attimo di esitazione e gli si getta a corpo morto davanti, deviando in angolo.
Al 32’ arriva a sorpresa il vantaggio della Brembatese. Dopo un calcio d’angolo a favore la sfera arriva sui piedi di Panciulo. Siamo ai 35-40 metri: il neo-acquisto non ci pensa troppo e fa partire uno spiovente che sorprende Genchi e termina la corsa in rete.
Al 36’ prova la conclusione Passoni. Bonacina non è impeccabile ma il pallone per fortuna sua e della Brembatese accarezza il palo e non fa danni. Il Brugherio preme con Miserendino che gioca in agilità fra la difesa di casa ma poi non centra il bersaglio al 38’. Al 40’ Calchi serve Recino che tira forte e deciso ma con mira sbagliata e la consapevolezza che sarebbe stato meglio appoggiare a Zonca, libero. Scuse del bomber e si riprende. Al 42’ palla dalle retrovie calciata da Panciulo con difesa ospite che anticipa il colpo di testa di Recino. Stevanin al 43’ arriva davanti a Bonacina ma anche il suo tentativo sorvola la traversa. Citazione per Locatelli in recupero difensivo e si va all’intervallo in vantaggio.
Nessun cambio e Brugherio che parte deciso a riprendersi punteggio e inerzia del match. Il primo spunto è però di Recino che avanza e trova il corridoio profondo per Arioldi , in ritardo per la possibile conclusione a rete. Al 47’ i più ottimisti in tribuna traggono buoni auspici per l’andamento della gara quando, su angolo, Motta stacca di testa libero in area ma ci grazia mancando la porta. Al 49’ provvidenziale Zilli a fermare Monaco che era entrato in area saltando un paio di difensori. Al 50’ Calchi prova il tiro. La sfera termina la corsa sul fondo; avesse ‘colpito’ la fronte dell’accorrente Arioldi sarebbe stata un’occasione potenzialmente letale. La Brembatese paga immediatamente dazio. Lancio lungo nell’area brembatese. Polatti perde il contatto con il pari età Passoni che ci mette poi tanto del suo colpendo di controbalzo ed infilando l’angolo lontano, alla destra di Bonacina.
Al 55’ fallo di ostruzione su Calchi, ai sedici metri. Si spera nel calcio di Recino che si infrange però sui difensori usciti tempestivamente dalla barriera. Telefonata di Panciulo a Genchi su altra punizione al 58’. Al 62’ progressione di Recino che disorienta l’avversario diretto e tenta dal limite ma difetta di precisione. Il vento della gara intanto è girato dalla parte degli ospiti. La Brembatese sembra in calo fisico e oppone una resistenza dignitosa ma che raramente si trasforma in azioni propositive. Si tenta il lancio lungo o si campa sulle giocate, a volte troppo personali, di Recino. Al 68’ una palla persa malamente sulla tre quarti è capitalizzata da Passoni che allunga per Monaco. Saetta a pelo d’erba ma Bonacina vigila e la lascia scorrere sul fondo.
Al 69’ alla ribalta Calanni. Si insinua fra due avversari, vince un paio di contrasti e crea superiorità numerica per Calchi il cui diagonale fa sospirare in tribuna perché esce di un niente. E’ l’inizio del momento-clou della partita. Fallo su Recino; Panciulo pennella la punizione dal lato corto dell’area;
Calchi irrompe di testa con prepotenza e si grida al gol ma i centimetri di mira sbagliata sono pochi quanto determinanti.
Il vostro cronista è impegnato a scrivere le note e fa appena in tempo al alzare lo sguardo e vedere l’arbitro indicare il dischetto del rigore. Non è atteggiamento da Ponzio Pilato ma onestamente non sono in grado di descrivere l’accaduto. I vicini di tribuna parlano di un fallo , nemmeno plateale di Locatelli su Passoni e più d’uno sostiene che si era comunque fuori dal perimetro dell’area. Dettagli che non incidono sulla sostanza delle cose : Monaco sistema il pallone e poi realizza con una conclusione piuttosto centrale.
Al 74’ mi sembra invece di vedere bene. Mischia in area del Brugherio e maglia di Recino che diventa extra-large, tirata decisamente da un difensore. L’arbitro non ravvisa, in questo caso, un rigore non clamoroso ma che avrebbe anche potuto concedere. Al 76’ il Brugherio riparte in 4 contro due. Invece della azione in percussione arriva un lancio in profondità su cui l’arbitro fischia l’off-side e la Brembatese se la cava. Al 79’ Calchi sfrutta un errore difensivo e serve Recino che fa qual che può circondato com’è dai difensori del Brugherio. Il tiro che ne esce è parato; la personalità del centravanti appare elemento postivo ma, certo, qualche appoggio in più ai compagni potrebbe essere utile in occasioni come questa. La Brembatese ritrova nel finale se non lucidità e gioco almeno un po’ di grinta e determinazione ma il Brugherio appare sornione, pronto ad affondare il colpo del k.o sullo sbilanciamento degli Ottolenghi boys. Il tiro di Monaco è la messa in pratica della teoria appena enunciata.
Al 86’ Paganelli prova la lunga gittata verso Recino, spalle alla porta, al limite dell’area. Addomestica la palla, si gira e conclude ma la difesa fa valido scudo al tentativo, All’89 l’occasione d’oro per il pareggio. Calchi prima si esibisce in una giocata personale poi, sulla ribattuta, mette nell’area piccola un pallone che chiede di essere messo in porta. Osio, forse sorpreso, non coglie l’attimo propizio e la debole conclusione non è quella che avrebbe regalato il pari alla sua squadra. Recupero senza sussulti e in archivio una nuova sconfitta.
Finora i numeri sono piuttosto impietosi. Fra coppa e campionato un pari e quattro sconfitte; 10 gol subiti e porta mai inviolata (nemmeno nelle amichevoli). Tutto negativo allora ? Le cifre spesso non mentono però direi di no, possiamo e dobbiamo sperare di uscire dall’empasse; il giudizio sulla gara di oggi deve tener conto della forza degli avversari; il pareggio non avrebbe fatto gridare allo scandalo; la squadra appare unita e l’impegno c’è. Che fosse un anno difficile non deve sorprendere nessuno per cui avanti con fiducia e determinazione.
E’ tutto , alla prossima
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