IN DIECI SI CAPITOLA ALL'ULTIMO TIRO
IL PARI CI STA MA QUANTA AMAREZZA
23-02-2014
: SECONDA CATEGORIA GIRONE U (5° GIORNATA RITORNO)
BREMBATESE -- FULGOR CANONICA : 1 - 1
Marcatori
: 13’
pt Garavelli (B); 50’ st Piscitelli (F).
BREMBATESE : Arrigoni, Agostinelli, Caio, Consoli, Guastella,
Garavelli (27’ st Cornelli), Passoni, S. Angeloni, Degli Antoni, Begni (21’ st
Sefa), Iacovino (31’ st Briguglio). A disposizione : Viviani, Boroni, Carrara,
Angeloni.
FULGOR CANONICA : Romei, Resigotti (27’ st Colnago), Allevi,
Radaelli (13’ st Gallo), Magnifico, Agazzi, Rossoni, Tremani (31’ st Nastasi),
Paganini, Piscitelli, Mazzoleri. A disposizione : Tirloni, Palazzini, Bertola,
Mapelli. All. Spada.
Arbitro
: Giovannelli di Monza.
Espulso
: Passoni (B) al 25’ st per doppia ammonizione
Ammoniti
: Consoli (B); Allevi e Rossoni per la Fulgor
Note: angoli 7–3 per la Fulgor; recupero 2’ + 5’; giornata
di sole; campo pesante e fondo irregolare
BREMBATE. Il cronometro segna 50’ e 18’’; sono già passati i
cinque minuti di recupero; la Brembatese è in vantaggio e la Fulgor prova l’assalto
disperato. Piscitelli dal limite tira, la palla passa in mezzo ad una giungla
di gambe e si infila alla destra di Arrigoni.
E’ questo l’epilogo del match giocato su un fondo che è
difficile definire campo di calcio. La Brembatese si dispera per due punti di
capitale importanza persi nella difficile lotta per la salvezza; gli ospiti,
cui il punto poco o nulla aggiunge ad eventuali speranze di agganciare le zone
nobili, esultano per un pareggio che dal loro punto di vista sa di giustizia
dopo i tre legni colpiti durante i novanta e passa minuti.
Primo tempo più piacevole e combattuto; la Brembatese passa
in vantaggio e poi manca la ghiotta occasione del raddoppio. Palo di Paganini
per la Fulgor e poi alcune occasioni su entrambi i fronti. Nella ripresa i
padroni di casa non riescono più a ripartire; il baricentro della squadra
arretra sotto il peso degli attacchi biancorossi. La traversa colpita da
Magnifico sembra però testimoniare una giornata con gli astri a favore per Caio
e compagni.
La Brembatese sembra aver passato la buriana ma si complica
la vita da sola. Passoni, già ammonito, protesta con l’arbitro e trova il rosso
: errore grave per un giocatore di esperienza e compagni in affanno. Si fa male
Begni, Caio viene spostata a centrocampo e si resiste con un po’ di fortuna e
per gli errori di misura della Fulgor. Palo esterno a poco dalla fine su
punizione di Mazzoleri e poi cinque minuti di recupero passati in affanno
(troppe palle lanciate in avanti a casaccio) ma senza rischiare in maniera
eccessiva. Sembra fatta ma , i latini insegnano, il veleno è nella coda e
Piscitelli pesca il jolly.
CRONACA. Arrigoni ha recuperato dall’incidente e gioca in
porta al posto dello squalificato Lupini. Torna Caio in difesa e Iacovino viene
schierato come unica punta.
Al 1’ Tremani gira alto da centro area. Al minuto 8 colpo di
testa di Degli Antoni e Romei mette in angolo. Ancora Tremani al 12’ ma la
deviazione di testa non trova lo specchio della porta. Si cambia fronte d’attacco
e Iacovino lavora un buon pallone per Garavelli a centro area. Apprezzabile il
controllo, il movimento a liberarsi e, soprattutto, il tiro che si insacca alle
spalle di Romei.
Al 18’ Iacovino non riesce a replicare la giocata che
avrebbe liberato Begni verso i sedici metri avversari. Ben più grave l’errore
dell’attaccante gialloblù trenta secondi dopo. Liberato in area da uno svarione
difensivo ha fra i piedi la palla del raddoppio ma tira a lato da posizione davvero
invidiabile.
La gara è aperta e Paganini non ripete le prodezze dell’andata
(2 gol) ma si limita a timbrare il palo alla sinistra di Arrigoni. Alta una
insidiosa conclusione di Piscitelli al 29’. Al 30’ topica dell’arbitro che
ferma Degli Antoni per un inesistente fuorigioco su lancio di Angeloni :
sarebbe stato il classico rigore in movimento… Si arriva alla fine del primo
tempo annotando un tiro di Rossoni sul fondo al 44’ ed una punizione, che non
ha miglior fortuna, battuta da Consoli al 46’.
Fulgor che entra con determinazione in campo nella ripresa e
chiude per alcuni minuti la squadra di casa nella propria area limitandosi però
a collezionare calci d’angolo. Al 53’ punizione dalla tre quarti per i biancorossi
su cui si avventa, in area, il difensore Magnifico il cui tiro si stampa
clamorosamente sulla traversa.
La Brembatese cerca di alleggerire la pressione ma lo spunto
di Begni al 13’ ed un’azione corale al 17’ non creano reali pericoli alla
retroguardia di Canonica. Agostinelli è decisivo nel recupero difensivo in
area, imitato qualche minuto dopo da Guastella in analoga situazione. Si
infortuna Begni; dentro Sefa per un attacco a due punte non privo di rischi
vista la pressione avversaria. Ma, dispute tattiche a parte, è l’espulsione di
Passoni a complicare la vita alla squadra di Parolini.
La Fulgor trova nuove energie anche se la superiorità
numerica non produce chiare occasioni da reti ma solo uno sterile possesso
palla. Il torto della Brembatese è quello di giocare con troppo affanno ricorrendo
più del lecito a lanci lunghi e privi della necessaria lucidità e precisione.
Al 85’ un retropassaggio involontario della difesa di casa libera Piscitelli ma
Arrigoni mette in angolo.
Quando poi, all’87’, Mazzoleri tocca il palo esterno con una
punizione dal vertice d’area un tifoso di casa promette un passaggio in chiesa
per accendere un cero di ringraziamento. Proposito prontamente rientrato dopo
il 95’ quando la pia ipotesi viene abbandonata per trasformarsi in commenti
poco urbani all’indirizzo dell’arbitro reo di concedere un’occasione extra-time
alla Fulgor. E proprio in concomitanza con il fischio finale Piscitelli, come
detto, infila la porta di Arrigoni !
CONCLUSIONI. Davvero un peccato. Due punti smarriti in
questo modo lasciano il segno sul morale oltre che sulla graduatoria. Fosse
arrivato il pareggio con qualche minuto di anticipo il colpo sarebbe stato
meglio assorbito (considerando onestamente le occasioni della Fulgor) ma in
questo modo il rammarico c’è. Con i tre punti in tasca avremmo magari parlato
di vittoria che premiava eccessivamente la squadra di casa, ringraziato
sicuramente la dea bendata e guardato la classifica con ben altro spirito. E’
andata; ora ci aspettano Inzago e Mezzago poi altre due trasferte con dirette
avversarie. Anche in quest’ ottica i due punti in più avrebbero fatto
maledettamente comodo.
E’ tutto, alla prossima
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