domenica 14 marzo 2010

MA NON BIAS..SONO COSI' FORTI !

14-03-2010 : PROMOZIONE GIRONE C (8° GIOR. RITORNO)

BREMBATESE 1
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BIASSONO 2

RETI : 2’ st Magri; 4’ st Brioschi (rig); 32’ st Sala


BREMBATESE : Bonacina, Zilli, Vanoncini, Maffeis, Magni, Locatelli, Dame Dia (24’ st Nava), Calanni, Magri, Calchi (27’ st Osio), Allevi (22’ st Baracchetti). A disposizione : Suardi, Maffioletti, A. Zonca, Arioldi. All. Ottolenghi

BIASSONO : Trizio, Saini (34’ st Airoldi), Brioschi, Colombo, Clerici, Centimero, Santagada (14’ st Cazzaniga), Baldon, Sala, Cei (10’ st Lento), Felisatti. A disposizione : Berti, Rinallo, Rossetti, Viganò. All. Mambretti

Arbitro : Galvagni di Brescia

Ammoniti : 18’ pt Dame Dia, 30’ st Osio per la Brembatese.
22’ pt Colombo, 7’ st Saini, 46’ st Trizio per il Biassono
Espulsi : 48’ st Sala per il Biassono

Note: angoli 4 – 3 per la Brembatese; recupero 1’ + 5’; giornata serena, terreno condizioni accettabili
Brembatese : assenti Del Prato, M. Zonca, Polatti, Pansera, Chigioni, Colleoni, Paganelli


BREMBATE. Alzi la mano chi non avrebbe sottoscritto alla vigilia un bel pareggio contro il Biassono, capolista della classifica ed unica squadra dalla serie D alla seconda categoria ancora imbattuta (almeno nei gironi che coinvolgono squadre bergamasche). Invece, come spesso accade, il diavolo è meno brutto di quanto lo si dipinge e la formazione di Ottolenghi non avrebbe esultato più di tanto se avesse pareggiato, figuriamoci come si sente ad uscire addirittura sconfitta dal terreno di gioco. Ricordando che anche all’andata la Brembatese aveva perso con identico risultato (e con il gol del pari annullato all’ultimo minuto) possiamo affermare che il Biassono, contro i gialloblù, ha ottenuto sicuramente più dei propri meriti. Ma i nostri sono discorsi che lasciano il tempo che trovano. L’undici di Mambretti se ne torna a casa con tre punti di vitale importanza e prosegue nella sua corsa verso la promozione mentre la Brembatese si lecca le ferite e fa i conti con la classifica avara. Primo tempo con una grande occasione non trasformata da Dame Dia ed un possibile rigore non concesso alla Brembatese. Ripresa che inizia con un gol magistrale di Magri e apre prospettive impensabili. L’illusione dura però lo spazio di un minuto ed un rigore trasformato da Brioschi riporta le sorti del match in equilibrio. Magri non sfrutta la palla del nuovo vantaggio e Sala, verso la fine, capitalizza forse l’unica palla-gol dei suoi e insacca il punto della vittoria. Riavvolgiamo il nastro del film e torniamo al fischio d’inizio di un incerto signor Galvagni. Ottolenghi è ancora alle prese col rebus formazione, specie nei giovani da schierare fra squalifiche, infortuni e .. reduci da gite scolastiche. Bonacina colma uno di questi tasselli e torna titolare fra i pali. La linea difensiva vede Zilli-Locatelli-Vanoncini e Magni. In mezzo al campo ci sono Maffeis e Calanni con Dame Dia (non al meglio) e Calchi. Allevi si alterna con i compagni nel fare da spalla al rientrante Magri. I primi 10’ minuti trascorrono sonnacchiosi con il Biassono che fa girare di più la palla ma davanti si trova una Brembatese … in palla. Bonacina ferma in due tempi, non senza patemi, un tiro di Santagada. La prima sortita locale è di Magri al 10’: dall’angolo batte Allevi e il bomber si vede rinviare il tiro, stessa sorte per la successiva conclusione di Calanni. Al 18’ triangolo Dame-Magri-Dame con l’ex Pontisola che insiste nella giocata, perde palla, cerca di riconquistarla e trova un giallo troppo severo. Al 22’ il pubblico di casa rumoreggia. Un rimbalzo tradisce Colombo che colpisce la palla con la mano. L’arbitro se ne avvede e lo ammonisce concedendo una punizione ad una spanna dal limite d’area quando, invece, la posizione del giocatore del Biassono sembrava dentro i 16 metri. Magri batte la punizione, respinta, e poi calcia di nuovo suscitando altre proteste per un altro (presunto) fallo di mano in area. Il pericolo sveglia la capolista che conquista un paio di angoli e va alla insidiosa conclusione con Saini. La Brembatese non si fa impaurire e ripropone gioco offensivo. Trizio ferma Magri al 32’, liberato da Calanni, e si ripete al 36’ dopo scambio Allevi – Calchi. Al 38’ Allevi riceve in area ma non trova il coraggio per la battuta di prima intenzione. Temporeggia per aprirsi il varco e si vede respingere il tiro. Ma è un minuto dopo che la gara potrebbe avere la sua prima svolta. Dame va via sul filo del fuorigioco e si presenta solo davanti a Trizio pronto a giustiziarlo. Il portiere si salva però con un intervento di piede, la palla torna a Dame che pecca di egoismo nel cercare un nuovo tiro con Calchi libero alle sue spalle. Al 42’ una punizione di Baldon dalla tre quarti campo attraversa pericolosamente l’area di Bonacina ma nessuno dei suoi raccoglie l’invito. La ripresa inizia con un gol di pregevolissima fattura e la Brembatese si trova meritatamente in vantaggio. Calanni avanza palla al piede e da lontano calibra una parabola perfetta per Magri che ruba il tempo al diretto avversario e va allo stacco di testa. La palla si alza e la parabola va a chiudersi nell’angolo alto nonostante il disperato ma vano tocco di Trizio. Bisognerebbe tenere il vantaggio per un po’ di tempo e sperare di colpire un avversario per forza di cose costretto a scoprirsi : ma se il Biassono non ha mai perso qualche motivo ci sarà e lo dimostra in meno di due minuti. Palla in area ed un giocatore (non ho visto chi fosse nella concitazione dell’azione) viene atterrato da Maffeis. Il rigore appare evidente e, come all’andata, il difensore Brioschi colloca la sfera sul dischetto e realizza l’immediato pareggio. Tutto da rifare e mister Ottolenghi è alle prese con un probabile dilemma. Cercare di colpire di nuovo un avversario oggi non insuperabile o cominciare a pensare di portare a casa il punto ? Questo (presunto) dubbio fa forse ritardare qualche cambio e la Brembatese appare meno fresca che nei primi 45’. Sul notes del cronista le note sono tuttavia ancora di colore gialloblù. Al 55’ Magri danza fra un nugolo di avversari poi scarica per Allevi che si allarga e propone un cross vanificato dal fuorigioco di Dame. Al 59’ Calchi sradica un pallone fra i piedi di un avversario e tira, ribattuto. Sul rinvio si avventa Calanni dai 20 metri ma il tentativo non riesce. Al 61’ la Brembatese ha la chance del nuovo vantaggio. Dame lavora di fino e offre una gran palla allo scatto di Magri in area. La posizione è giudicata regolare ed il bomber cerca di superare Trizio in uscita piazzando la palla ma , di piede, il numero uno ospite salva ancora la baracca. Al 66’ un tiro sull’esterno della rete di Cazzaniga viene interpretato come un campanello d’allarme e la panchina della Brembatese provvede ai tre cambi a disposizione nel giro di 5 minuti. L’uscita contemporanea di Allevi e Dame sembra dimostrare che Ottolenghi ha fatto la sua scelta : un punto non è da disprezzare. Quanto sia vero questo assunto lo si capisce al minuto 77. Punizione per il Biassono. Lungo spiovente in area, palla che la attraversa per tutta la sua ampiezza e nella bagarre spunta la deviazione di ‘nonno’ Sala (classe ’68) che va ad infilare alle spalle di Bonacina. La Brembatese accusa il colpo ma cerca di reagire. Al 79’ Magri scavalca il marcatore diretto con un pallonetto ma non finalizza la giocata. Al 84’ il pari sfuma definitivamente quando Baracchetti ha l’intuizione giusta e si infila in area. Ha però la palla sul destro e non tira cercando di rimanere in piedi su un’entrata avversaria (fosse caduto …) ma non trova poi i pali avversari. Un paio di angoli nel finale sono il segno di una Brembatese generosa e Locatelli non trova l’impatto con la sfera a tu per tu con Trizio nel primo minuto di recupero. Il Biassono ricorre al mestiere e perde un po’ di tempo : Trizio ne paga le conseguenze con un’ammonizione. 5 minuti concitati di recupero in cui si assiste solo all’espulsione di Sala. Succede qualcosa sulla linea laterale. Il fallo non sembra grave ma evidentemente l’attaccante si lascia sfuggire qualcosa. L’arbitro lo raggiunge e gli sventola il rosso sotto il naso. Sala non se ne avvede (o fa finta ?) e resta in campo. Il signor Galvagni glielo mostra di nuovo affinché capiscano tutti. Il pubblico becca il giocatore che, uscendo, non resiste alla tentazione e si ‘congeda’ mimando alla tribuna il punteggio di 2-1. Un giocatore così navigato avrebbe potuto evitarlo. Gli animi si surriscaldano sugli spalti ma il triplice fischio dell’arbitro riporta la calma in campo e fuori. Davvero un peccato aver perso una gara come questa. Pazienza : cogliamo l’aspetto positivo di una prestazione convincente e speriamo che la fortuna possa darci una mano nelle prossime decisive partite.
E’ tutto , alla prossima

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