La mia avventura nel calcio bergamasco, comincia circa ventanni fa, quando ragioni di cuore mi portarono nel lontano 1988, dalla Calabria fino a Brembate.
Pur non essendoci molte strutture adeguate nel mio vecchio paese, ho sempre praticato dello sport, con discreti risultati (basket, pallavolo, tennis, calcio un pò meno) e quindi ero intenzionato una volta giunto qui a proseguire su quella strada, tanto per tenersi un attimino in forma, come si suol dire.
Il primo ad introdurmi nell'ambiente sportivo locale, fu Marco Del Prato, l'attuale DS del F.C. Brembatese il quale mi propose di giocare con lui nell'Oriens Brembate, (di quella squadra faceva parte anche Mauro Pagnoncelli, dirigente gialloblù), che allora disputava il campionato del C.S.I.
Dopo qualche buon allenamento e qualche fugace apparizione in campionato, al termine della stagione, decisi di smettere, scoprendo più tardi di essere più bravo col calcio parlato o scritto che con quello giocato.
Mi è sempre piaciuto scrivere, soprattuto di calcio e così dopo qualche anno, nella stagione 1993/94, finisco all' U.S. Aurora Crespi in 3a Categoria,in qualità di accompagnatore e cronista ufficiale delle partite della squadra sull'Eco di Bergamo e dove ritrovo ancora una volta Marco Del Prato in qualità di giocatore ed il nostro presidente Claudio Panseri (allora segretario e cassiere del Crespi) col quale s'instaura sin dall'inizio, un rapporto professionale e d'amicizia che nonostante qualche pausa (mia), dura fino ad oggi.
La bella favola col Crespi, termine a fine campionato e così le nostre strade si dividono, Claudio si accasa alla Capriatese ed io torno a Brembate (stavolta sull'altra sponda) al F.C.Brembatese, fresco di promozione in 2a Categoria, in veste di DS per sostituire Dario Mandelli, in partenza per Bottanuco.
L'ambiente in cui mi trovai a lavorare, devo dire che non era dei migliori, niente a che fare con lo spirito solidale e l'entusiasmo propositivo dell'attuale società.
Così, pur essendo "a casa mia", dopo solo un anno nei panni di DS, decido di farla finita, quel tipo di calcio non faceva per me, unica consolazione ancora una volta, è scrivere le cronache delle partite per poi inviarle all'Eco di Bergamo e rileggerle il lunedi ma l'idea di tornare a Brembate e far parte della Brembatese, ricoprendo qualsiasi ruolo non mi ha mai abbandonato.
Nel 1995/96, dopo una breve esperienza come allenatore della squadra femminile di calcio a sette del Mapello, anche per impegni personali e lavorativi, decido di smettere col calcio da protagonista pur rimanendo spettatore saltuario delle partite della Brembatese.
Gli anni passano e la mia famiglia cresce, i miei due figli Manuel e Daniele, decidono di giocare a calcio ed io prontamente li iscrivo alla scuola calcio del F.C. Brembatese che nel frattempo ha cambiato pelle, nuova dirigenza, nuove facce intorno ad essa, un nuovo Presidente, il mio amico Claudio Panseri, il Vice-presidente Fabio Facchetti, persona stupenda a cui non finiremo mai di dire grazie per gli sforzi profusi (soprattutto economici), nella creazione di un grande settore giovanile, il nuovo Ds, l'altro mio amico Marco Del Prato ed un vecchio personaggio ma validissima e capacissima persona come il Direttore Generale Roberto Spazzini, senza dimenticare tutti gli altri dirigenti che hanno contribuito a dar lustro ai colori gialloblù.
I nuovi intenti societari e gli ottimi risultati conseguitii dal F.C. Brembatese in questi anni, hanno fatto si che mi riavvicinassi nuovamente con entusiasmo alla società gialloblù, dapprima offrendo la mia collaborazione come cronista ufficiale sul blog delle partite dei ragazzi del '95 e di tanto in tanto anche dei '94 e '99, fino alla chiamata dell'altro giorno di Claudio Panseri ( alla quale non ho saputo dire di no), per sostituire il dimissionario Fabio Facchetti dopo un decennio fantastico di vicepresidenza.
Vorrei innanzitutto ringraziare personalmente il Presidente e tutti gli altri consiglieri per la fiducia accordatami nell'investitura del nuovo incarico, incarico che senza nessuna presunzione e senza cercare di emulare il mio predecessore (se non nell'entusiasmo per la realizzazione di ogni progetto), cercherò di svolgere nel migliore dei modi, con tanto spirito di sacrificio ed abnegazione votati alla causa societaria.
La sola cosa che chiedo a tutti i tifosi, collaboratori, genitori e simpatizzanti del F.C. Brembatese e non ultimi i calciatori grandi e piccoli, è quella di stringersi attorno alla nostra società, dimostrando quell'attaccamento alla maglia, che in un momento di crisi come quello che sta attraversando il nostro calcio, non può che portare del bene ai nostri colori, facendo della Brembatese motivo d'orgoglio del calcio provinciale.
Il Vicepresidente
Salvatore Briguglio
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