domenica 19 febbraio 2012

BREMBATESE : UN PUNTO... SOSTANZIOSO

UN BUON PRIMO TEMPO E UNA RIPRESA IN DIFESA

CERASANI PER POCO NON PESCA IL JOLLY NEL FINALE



19-02-2012 : PROMOZIONE GIRONE C (4° GIORNATA RITORNO)

MERATE 0
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BREMBATESE 0


MERATE : Meregalli, Annunziata, Ferrario, Sala, Gruttadauria, Garbero (1’ st Freda), Arlati (21’ st Corbetta), Pomini, Fruggiero, Bretti, Oberto (1’ st Confalonieri). A disposizione : Passoni, Del Nero, Dinardo, Greco. All. Ottolina (squalificato, in panchina Colombo).

BREMBATESE : Slanzi, Papini, Locatelli, Polatti, Vitali, Garavelli (26’ st Angeloni), Paris, Nava (1’ st Civera), Del Prato (44’ st Zezza); Passi, Cerasani. A disposizione : Rigamonti, Pilenghi, Mandelli, Brischetto.
All. Ottolenghi .

Arbitro : Calefati di Saronno.

Ammoniti : 33’ pt Gruttadauria (M); 46’ pt Fruggiero (M); 37’ Cerasani (B)

Note: angoli 9– 2 per il Merate; recupero 2’ + 4’; terreno pesante; giornata variabile

MERATE. La Brembatese torna da Merate con un punto prezioso per la classifica e per il morale. I lecchesi si confermano squadra adatta alle caratteristiche degli uomini di Ottolenghi ricordando che hanno lasciato loro il passo in Coppa Italia e che sono stati gli unici , con il Caprino, a non vincere a Brembate (‘impresa’ riuscita invece ad altre sette formazioni).

Il pareggio odierno è stato sofferto e combattuto ma, al tirar delle somme e tenuto conto delle occasioni da rete (poche) anche meritato. Certo, e ci mancherebbe non fosse stato così, il Merate, che cova ancora ambizioni di rientrare nel giro dei play-off, ha fatto qualcosa di più, specie nella ripresa ma Slanzi non ha mai dovuto fare cose straordinarie per mantenere imbattuta la propria rete. Questa annotazione assume grande importanza in casa brembatese perché era da ben undici giornate che non si riusciva a centrare questo obiettivo.

Il primo tempo è stato più equilibrato e la Brembatese ha cercato di rispondere a viso aperto alle manovre dei locali. Nella ripresa la stanchezza, l’importanza del risultato e la logica pressione del Merate hanno invece fatto arretrare troppo Polatti e compagni e le ripartenze sono state piuttosto rare. Grandissimi pericoli non se ne sono però corsi e, per una delle stranezze del calcio, è stata la Brembatese a sfiorare il gol nel finale quando Cerasani ha costretto Meregalli all’intervento più difficile dell’intero match.

CRONACA. Dopo la lunga pausa invernale e l’episodica prima gara del ritorno, il campionato di promozione è finalmente ripreso. Ottolenghi presenta all’arbitro una distinta con alcune novità. La coppia difensiva centrale è composta da Vitali e Polatti e al centro dell’attacco parte Del Prato.

Pochi secondi di gioco e Sala cerca lo spiovente che mette i brividi a Slanzi ma sorvola la traversa di una spanna. Quello del Merate è però un fuoco di paglia perché la Brembatese si organizza immediatamente e tiene testa agli avversari. Al 5’ Meregalli anticipa di un soffio Cerasani liberato da Nava. Al 10’ veemente progressione di Del Prato che arriva sul fondo e scodella per Garavelli a centro area. Il giovanissimo centrocampista calcia malamente a lato l’invitante assist. Al 15’ Meregalli scherza col fuoco inventando un audace dribbling in area su Cerasani. Subito dopo traversone di Nava che rimbalza per terra e scavalca l’accorrente Paris.

Al 20’ Nava perde palla fuori area e nasce un’azione del Merate che genera però più confusione che paura reale. Al 23’ Bretti calcia una punizione che Slanzi para senza trattenere, ma nessuno coglie l’attimo. Al 27’ facile l’intervento di Slanzi sul tentativo di Bretti. Al 31’ deviato in angolo un tiro di Paris. Sempre Brembatese propositiva e al 37’ : un cross di Cerasani scavalca difensore e Del Prato che è però lesto a recuperare la palla e girare in porta colpendo però solo l’esterno della rete. In chiusura di tempo Bretti cerca si sorprendere Slanzi affrettando un tiro di punizione ma la palla esce di poco.

Inizio ripresa con tre cambi immediati, due per i padroni di casa ed uno per la Brembatese con Civera che fa il suo esordio rilevando l’acciaccato Nava. Inizio con qualità del gioco inversamente proporzionale al tasso di nervosismo evidenziato in un paio di episodi (fallo di Gruttadauria, già ammonito, e reclamo del Merate per una trattenuta in area bergamasca).

Passano i minuti e si vede che la squadra di Ottolenghi non è più quella della prima frazione. Difficile pensare solo ad un fatto fisico; sembra pesare più la stanchezza mentale e la mancanza di esperienza nella zona nevralgica del campo dove il più vecchio è un ’90 al suo esordio (Civera).
Il Merate spinge più con grinta e mestiere che con raziocinio e colleziona più angoli che autentiche palle-gol.

Dopo un facile intervento su Bretti (52’), Slanzi compie l’ intervento migliore al 54’ quando compie una parata non semplice sull’incursione in area di Arlati. Al 56’ un traversone radente il terreno di Fruggiero attraversa tutta l’area brembatese morendo però, senza danni, sul lato opposto. L’ex Confalonieri arriva davanti a Slanzi che lo precede con sicurezza. Prima conclusione (parola grossa..) per i gialloblù al 61’ con un tentativo nettamente a lato di Civera. Fruggiero ci prova con una girata dalla distanza ma la mira difetta di un paio di metri. Al 64’ Del Prato, fra i più volitivi e combattivi della squadra, non prova il difficile pallonetto da fuori area; poi l’azione prosegue ed è ancora il centravanti che addomestica bene la palla ma tira fuori non di molto.

Si infortuna Garavelli ed entra Angeloni giusto in tempo per vedere Bretti calciare sulla barriera una punizione da posizione invidiabile. Siamo al 70’ e una parata di Slanzi su Fruggiero sembra segnare la fine della pressione locale. Succede poco o nulla fino al minuto 81 quando, per poco, la Brembatese non pesca il jolly. Rilancio dalle retrovie, Del Prato fa da sponda per Cerasani che non ci pensa un attimo e, dai 25 metri, prova lo spiovente avendo visto Meregalli fuori dai pali. Il portiere del Merate ricorre al suo metro e novanta abbondante e si inarca all’indietro per andare a deviare in angolo il potenziale match-point.

Assalto finale dei lecchesi con quattro angoli consecutivi a loro favore. Sul secondo (siamo all’88’) Pomini alza sopra la traversa , di testa, a pochi passi dalla line bianca. Dentro Zezza per dare centimetri in difesa; sul fondo un tiro di alleggerimento di Passi al 91’; senza emozioni gli altri tre minuti di recupero e lo 0-0 va a referto.

Il punto è importante dicevamo all’inizio. L’ovvietà della considerazione trova giustificazione nell’ottica dell’obiettivo prioritario di questo momento : evitare l’ultimo posto. Passo dopo passo si cercheranno poi i risultati per stare nei play-out. Arriva comunque la conferma di una squadra che lotta e cerca di fare il suo meglio in ogni occasione. Certo se il rendimento interno (4 punti in 9 gare) fosse all’altezza dei dignitosi 9 punti conquistati in 8 trasferte gli obiettivi prefissati sarebbero sicuramente più facili. In questo contesto c’è da essere contenti che il prossimo delicato scontro diretti si giochi in casa del Caprino ? Staremo a vedere !

E’ tutto, alla prossima

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