domenica 20 marzo 2011

LA BREMBATESE VINCE COL 'TRIPLETE'

LURANO SCONFITTO COME ALL' ANDATA

PIU' CHE UN MATTONE UN MURO PER LA COSTRUZIONE DELLA SALVEZZA


20-03-2011 : PROMOZIONE GIRONE C ( 9° GIORNATA RITORNO)

BREMBATESE 3
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LURANO 0

RETI : 7’ pt Pierelli, 15’ st Confalonieri, 47’ st Allevi

BREMBATESE : Bonacina, Zilli, Papini, Polatti (36’ st Zezza), Panciulo, Locatelli, Pierelli, Calanni, Recino (30’ st Allevi), Calchi, Confalonieri (40’ st Perego). A disposizione : Busetti, Pagnoncelli, Nava, Del Prato. All. Ottolenghi

LURANO : Faconti, Rota, Bergamini, Morotti (36’ st Cavati), Mai, Guinko (32’ st Messi), Signorelli, Razzetti, Alessio, Vinciguerra, Nesi (1’ st Benedetti). A disposizione : Cuter, Vavassori, Morfea, Frosio. All. Passera.

Arbitro : Landoni di Milano. Collaboratori : Dossena e Mirarchi

Ammoniti : 17’ pt Calchi (B); 25’ pt Mai (L); 31’ pt Razzetti (L); 9’ st Alessio (L); 29’ st Recino (B)
Note: angoli 6– 4 per il Lurano; recupero 2’ + 3’; giornata di sole ; terreno pesantissimo

BREMBATE. Datemi una leva e solleverò il mondo, diceva Archimede. Da stasera mister Ottolenghi può parafrasare il motto e sostenere, a pieno diritto, datemi il Lurano (come avversario fisso) e … vincerò il campionato ! L’affermazione, magari esagerata per il momento di euforia del vostro cronista, trova riscontro nell’aridità dei numeri : tre a uno all’andata e tre a zero oggi; sei punti in classifica e i venti di differenza (sottolineati da giocatori e pubblico ospite, indispettiti dal finale di gara nervoso) che non si sono certo visti nei due confronti diretti.

Bando alle polemiche, che finiscono al fischio dell’arbitro, e guardiamo alla sostanza delle cose. La vittoria di oggi può rappresentare molto più del classico mattone nella costruzione della salvezza. Questi sono tre punti che valgono come un muro maestro, delle fondamenta su cui poggiare il resto della stagione. La considerazione vale anche come segno di rispetto nei confronti degli avversari arrivati a Brembate con più di un motivo per voler ben figurare. Innanzi tutto la speranza di arrivare ai play-off, poi la condizione di forma (20 punti nel ritorno) che ne fanno la squadra leader del girone di ritorno al pari della Pro Sesto e, non ultimo, il desiderio di rivalsa dopo il ko dell’andata.

La mia innata prudenza si materializzava appena arrivato in tribuna con il tentativo di convincere i tifosi gialloblù ad accontentarsi di un punto prezioso in prospettiva. Non dimentichiamo infatti il cammino interno zoppicante dei nostri ragazzi e che bisogna risalire al giorno di Santa Lucia per ritrovare tracce di una vittoria interna. Il campo pesantissimo e con alcune zone (vedi aree di porta) che lasciano perplessi quanto a regolarità, potrebbe incidere sul gioco e sulle gambe dei giocatori. Da qui la speranza che la Brembatese, a riposo da quindici giorni, sia più fresca di un Lurano alla terza gara in sette giorni.

CRONACA. Non ci sono novità di sorta nel team iniziale schierato da Ottolenghi. Recino, autore della tripletta dell’andata, cerca subito lo spunto personale ma, partito da metà campo non riesce poi a concretizzare la conclusione. Come succede quasi sempre nei match casalinghi arriva il gol nei primi minuti. Questa volta però è la Brembatese a metterlo a segno e scusate se è una differenza da poco. Punizione dal limite che Panciulo batte con precisione. Palla sul palo e Pierelli trova la deviazione vincente al minuto sette.
Il Lurano cerca di scuotersi verso il decimo minuto prima con un acuto di Vinciguerra (fuori di poco il suo tiro-cross) poi con un tentativo di Alessio dai quaranta metri. Bonacina, ovviamente fuori dai pali vista la dinamica dell’azione, riesce a recuperare la posizione e a rifugiarsi in angolo. Al 15’ alta una punizione di Vinciguerra. Buona la spinta offensiva di Papini al 18’ con un traversone messo in angolo da Morotti. Ancora Papini in cronaca al 25’ con un tiro bloccato senza patemi da Faconti. La gara è equilibrata ed il livello del gioco è, come ovvio, condizionato anche dal terreno. Recino ha una chance al 28’. Calanni butta la palla in area per il centravanti che ha due opzioni : il tiro al volo o lo stop a seguire ed il tocco di precisione. In campo si ha meno tempo di riflettere che in tribuna ed il bomber sceglie la prima opzione con una girata volante facile preda del portiere. Rota calcia un metro a lato dei pali di Bonacina al 34’. Partita nervosa e già tre ammoniti nella prima mezz’ora in cui si sono visti, come dice qualcuno sugli spalti, più calci che calcio. Al 42’ Calchi cerca il ‘sombrero’ in area avversaria e, fallendolo, spreca l’occasione di servire Recino in mezzo all’area. Locatelli salva con un tuffo di testa al 46’ e la Brembatese esce indenne dal primo tempo quando Mai non trova la deviazione sotto misura.

Inizia la ripresa ed il neo-entrato Benedetti trova subito la palla filtrante per Vinciguerra. Debole il tiro dai sedici metri e Bonacina non suda per fermare la sfera. Ancora Vinciguerra al minuto 53 ma il tiro sembra più una trasformazione di stampo rugbystico. Al 57’ ripartenza del Lurano con palla che rotola verso Razzetti al limite. L’attaccant tarda una frazione di secondo e Locatelli giganteggia nel recupero difensivo. Gli spazi inevitabilmente si aprono e la Brembatese colpisce alla prima occasione. Recino è bravo a rubare palla nel cerchio di centrocampo ed abile nel lancio a smarcare Confalonieri. L’ex Desio, finto lento, sembra in ritardo ma riesce ad arrivare sul pallone e a trafiggere Faconti in uscita. Il due a zero sembra mettere il risultato in cassaforte perché il Lurano non da l’impressione di avere risorse fisiche sufficienti per recuperare la situazione. Non ci sbagliamo nella considerazione e la prova decisiva sta nel fatto che da lì alla fine della partita non scriverò sul taccuino una sola occasione per gli uomini di Passera.

E’ invece la Brembatese che potrebbe mettere il definitivo sigillo sulla sfida se solo sfruttasse al meglio almeno 2-3 occasioni in contropiede. Al 62’ Recino se ne va da metà campo ma poi (ha avuto anche problemi fisici in settimana), arriva stremato ai sedici metri e non riesce a servire Confalonieri e Papini ben appostati. Passa un minuto. Zilli se ne va dalla tre quarti ma la qualità dei piedi non è pari all’impegno e alla generosità del ‘sempre presente’ . Così Recino e Calchi aspettano invano il passaggio che li avrebbe liberati davanti a Faconti. Al 66’ un generosissimo Confalonieri galoppa verso l’area avversaria ma spreca tutto con un calcio altissimo sulla traversa.

Le note di cronaca si affievoliscono col passare dei minuti mentre, proporzionalmente, sale un po’ di tensione sulle tribune fra le opposte tifoserie per alcuni interventi arbitrali e dei giocatori in campo. Recino tira al 75’ dopo il fischio arbitrale. Ammonito ed il mister lo toglie per evitare guai peggiori. Al suo posto Allevi che marchierà il finale di gara. Nel quarto d’ora finale le emozioni si fanno ancora più rare a tutto beneficio della Brembatese che sta conducendo. Tre minuti di recupero e si fanno commenti in merito al fatto che, per la prima volta, la vittoria sta arrivando con ‘soli’ due gol segnati. Ma quando mai ? In tribuna gli animi sono ancora calienti. Il vostro cronista si distrae colpevolmente e perde l’inizio dell’ultimo episodio di giornata. Gira lo sguardo verso il campo e vede Allevi che arriva a tu per tu con Faconti. ‘Puntata’ dell’estroso attaccante, palla sul palo alla destra del portiere poi classico attraversamento sulla riga di porta, palo dalla parte opposta e gol del 3-0 (fossimo stati sullo 0-0 magari non sarebbe nemmeno entrata !).

Ancora una volta la vittoria arriva segnando una tripletta (sesta volta nella stagione e, nelle altre due vittorie, i gol segnati sono stati addirittura 5!). Allevi viene sotto le tribune a festeggiare, magari in maniera un po’ troppo plateale, e accende la miccia. Battibecchi fra tifosi, giocatori avversari che non la prendono bene. Da una parte si vedono dita alzate a mimare il 6-1 complessivo nei due scontri diretti. Dall’altra si risponde irridendo la diversa posizione in classifica. Vabbè, non sarà un comportamento oxfordiano ma nel momento agonistico ci sta. Poi, come dicono a Roma, i fatti restano e le chiacchere stanno a zero.

Invece i punti della Brembatese diventano trenta (con una partita da recuperare, probabilmente il 13 aprile contro il Bussero, e con il turno di riposo già effettuato). Credetemi è un numero davvero confortante e che permetterà di affrontare i tre prossimi derby con la necessaria serenità (Pontirolo, Arcene e Trealbe). Poi, passati i tre scontri con i ‘cugini’ sarà la volta della Pro Sesto. Un calendario che sembra la salita del Pordoi ma questa Brembatese, se non si adagia e continua come nelle ultime esibizioni, può arrivare in cima e giocarsi poi le sue carte nel rush finale. Prudenza, umiltà ed impegno ma, intanto, grazie ragazzi, complimenti e avanti così.

E’ tutto , alla prossima

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