domenica 13 febbraio 2011

PER LA BREMBATESE STOP INATTESO E PERICOLOSO

A SEI MINUTI DALLA FINE PEREGO TROVA IL PARI

PASSANO DUE MINUTI E ARRIVA IL PATATRAC !



13-02-2011 : PROMOZIONE GIRONE C ( 4° GIORNATA RITORNO)

BREMBATESE 1
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CITTA’ DI SESTO 2

RETI : 7’ pt Sangermani (CS); 39’ st Perego (B); 41’ st Pasquandrea (CS) su rigore


BREMBATESE : Bonacina, Zilli, Papini, Polatti (28’ st Pierelli), Panciulo, Locatelli (17’ st Perego), Zezza, Calanni, Recino, Calchi, Allevi (28’st Confalonieri). A disposizione : Busetti, Del Prato, Nava, Paganelli. All. Ottolenghi


CITTA’ DI SESTO : Spada (28’ st Cottarelli), Dalla Vecchia, Tonellotto, Pezzella, Di Buduo, Tassone, Gatto, Danzo, Sangermani, Aloisio (26’ st Viggiani), Pasquandrea. A disposizione : Valtorta, Mancusi, Pavan, Mosca, Modica. All. Tinelli Lastilla.

Arbitro : Monella di Chiari. Collaboratori Girelli e Crespi

Ammoniti : 15’ pt Tassone; 33’ pt Danzo, 3’ st Aloisio; 32’ st Danzo (espulso); 48’ st Pasquandrea (tutti della Città di Sesto). Espulso per proteste anche l’allenatore dei sestesi al 32’ st

Note: angoli 8 – 2 per la Brembatese; recupero 1’ + 5’; giornata nuvolosa, pioggia nel secondo tempo.


BREMBATE. Ahi, che botta ! Una brutta Brembatese cade in casa nello scontro diretto contro il Città di Sesto e si complica maledettamente la vita. Avvio sconcertante dei gialloblù che regalano un gol immediato ai rivali e almeno venti minuti di gioco abulico. Fiammata senza esito a metà tempo e poi ci si riaddormenta. La sconfitta sembra scolpita nel marmo quando una prodezza di Perego permette di acciuffare un pari prezioso quanto inatteso a quel punto del match (mancano sei minuti alla fine). E qui la Brembatese, non nuova a queste imprese, veste i panni del masochista. Leggerezza generale, maldestro tentativo di applicare l’off-side, fallo in area, rigore, gol, beffa e tutti a casa a leccarci le ferite. Da parte sua il Città di Sesto rimpiange di non trovare sempre la squadra di Ottolenghi sulla sua strada visto che delle tre vittorie conquistate finora due sono state contro la Brembatese ! I sestesi ci hanno messo più grinta e cuore, qualche randellata di troppo (4 ammoniti, un giocatore e l’allenatore espulso) un po’ di fortuna nel riprendersi i tre punti che sembravano irrimediabilmente sfumati e tornano in lotta per la salvezza diretta.

L’undici iniziale è quello cui mister Ottolenghi ci ha da tempo abituati. C’è però la novità tattica di Panciulo davanti alla difesa nella riproposizione degli schemi che avevano permesso la rimonta da 0-2 a 3-2 contro il Mascagni. Gatto mette subito in ambasce la difesa e solo l’interventi di Polatti disinnesca il pericolo. Annotiamo un lancio di Zezza per Recino e il conseguente scambio con Allevi che non trova il tocco per Calchi libero in area e arriva il gol degli avversari. Da fallo laterale la palla viene scodellata in area, tiro io, ribatti tu, la sfera è li e Sangermani la mette alle spalle di Bonacina. Siamo solo al settimo minuto ma ci sono già i presagi di una giornata storta.

La Brembatese non si scuote. I lanci lunghi di Panciulo, spesso fuori misura, sembrano l’unico e infruttuoso tema di gioco. Zilli non arriva in scivolata su una punizione di Panciulo; Spada ferma a terra un cross di Calchi ma è poca cosa. Nel grigiore generale il solo Polatti sembra metterci la verve necessaria e al 19’ sfiora il gol. Il tiro è da distanza ravvicinata e Spada sfutta l’esperienza dei suoi quarant’ anni salvando in angolo. Aloisio calcia alto al 23’. Un paio di esitazioni di Spada danno un po’ di coraggio ai bergamaschi che, al 26’ confezionano finalmente un’azione degna di questo nome. Bravo Polatti a pescare Zilli in corsa, cross di giustezza e colpo di testa di Calchi deviato in angolo. Il gioco resta confuso ma almeno c’è un briciolo di determinazione in più. Al 38’ episodi salienti del match. Prima Allevi reclama un rigore per un presunto fallo di mani di un giocatore sestese (a terra) in area. L’arbitro fa proseguire e l’attaccante protesta invece di finalizzare l’occasione da posizione difficile ma non impossibile. L’azione prosegue con Polatti che centra in area un ottimo pallone per Calchi. La palla è appena corta ed il tiro del centrocampista non ha la precisione necessaria. Spada ribatte, Allevi arriva di gran carriera ma anche il suo tiro è respinto.
Un paio di traversoni (Allevi prima, Panciulo poi), un fiacco colpo di testa di Recino ed una punizione dal limite del centravanti deviata in angolo fanno sperare in una ripresa positiva.

Il secondo tempo ripresenta invece una Brembatese con troppi elementi al di sotto degli standard abituali. Panciulo calcia fuori una punizione dal limite al 47’; Aloisio viene ammonito per simulazione in area al 48’; al 53’ Tassone scivola nella propria area ma Calchi, sorpreso dall’inatteso errore non riesce a sfuttare; pochi secondi dopo lo stesso numero dieci si vede ribattere in angolo il tiro ravvicinato. Il gioco si affievolisce nuovamente ed il Città di Sesto cerca di pungere in tre occasioni. Al 56’ Sangermani ed Aloisio non sfruttano una palla nei pressi dell’area piccola; al 58’ Pasquandrea non coglie l’attimo e Locatelli ci mette la classica pezza; al 60’ alle stelle una punizione di Pasquandrea. Al 62’ cambio tattico che fa notizia se consideriamo che Locatelli viene sostituito per la prima volta nelle 49 gare giocate dal suo arrivo a Brembate. Al suo posto va in campo Perego mentre Panciulo scala in difesa. Poco o nulla da segnalare e partita che sembra segnata. Una ‘telefonata’ di Calchi a Spada, uno spunto di Perego ed uno di Allevi sul lato opposto riassumono il poco della fase centrale della partita. Dal 73’ al 77’ la gara si fa nervosa e confusa. Si inizia con l’infortunio a Spada rilevato da Cottarelli fra i pali sestesi. Doppio cambio anche per Ottolenghi : fuori Polatti (infortunato ?) ed Allevi e dentro Pierelli e Confalonieri. Dopo una conclusione alta di Zezza, seconda ammonizione per Danzo che trova la via degli spogliatoi seguito dal suo mister, reo di eccessive proteste.Fra cambi, lamentele e sceneggiate varie il tempo passa inesorabile ed il nervosismo sale in campo e sugli spalti.

Una volta tanto il pareggio verrebbe salutato con soddisfazione ma sono in pochi a crederci. Un paio di angoli, un salvataggio in mischia nell’area milanese, un fischio arbitrale che vanifica il colpo di testa in rete di Recino sembrano dare fiato ai pessimisti. Una volta tanto i minuti finali sembrano sorriderci quando Perego va a calciare una punizione dai sedici metri. Sinistro preciso a spiovere sul quale Cottarelli non arriva e palla in rete per un pareggio quanto mai prezioso. Legittima la gioia dell’ex Ciserano e si consultano i cronometri per vedere se c’è spazio per il gran colpo. Lo spazio e i minuti ci sono eccome, peccato che a sfruttarli siano i rivali ! Dabbenaggine collettiva; pallone perso in mezzo al campo; si reclama un fuori gioco che onestamente non abbiamo visto, contatto in area fra Papini e Gatto e dito dell’arbitro a indicare il dischetto. Il fatto che Papini non venga ammonito alimenta qualche sospetto ma la sostanza parla di Pasquandrea che colloca il pallone nell’angolo alla sinistra dello spiazzato Bonacina. Si rivedono i fantasmi di tante gare del passato (Brugherio, Cinisellese..) finite allo stesso modo e nemmeno i cinque minuti di recupero bastano a raggiungere il nuovo e miracoloso pareggio.

La classifica risente ovviamente della debacle; il Città di Sesto che avremmo potuto sprofondare a meno nove lo troviamo a sole tre lunghezze di distacco e con legittime ambizioni di rimonta. I risultati altrui (se confermati) ci rimettono nelle quattro squadre dei play-out (per la sconfitta contro la Pro Lissone che ci appaia a ventuno punti). Il trend del ritorno segna al ribasso con tre punti (e tanti rimpianti) in quattro gare. Per carità, tre punti sono sempre meglio del misero punto racimolato all’ andata nelle stessa gare però significano che si soffrirà fino alla fine. Il vostro cronista sperava di festeggiare diversamente la sua cinquantesima cronaca consecutiva ma questo è il male minore. L’importante è riprendere concentrazione e determinazione, armi imprescindibili per chi deve salvarsi. Coraggio, ci sono tutte le possibilità per farlo…

E’ tutto , alla prossima

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