LO 0-0 FINO AL 77' NON FA UNA PIEGA
NEL FINALE PERO' LA BREMBATESE SFIORA PIU' VOLTE IL GOL
06-02-2011 : PROMOZIONE GIRONE C ( 3° GIORNATA DI RITORNO)
BRUGHERIO 0
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BREMBATESE 0
BRUGHERIO : Genchi, Enrico, Stevanin, Sottocorno, Moretti, Ronchi, Oberto (45’ st Brunetti), Miserendino, Di Biase (39’ st Borghi), Troiano (31’ st Pastori), Passoni. A disposizione : Tortona, Amato, Carè, Pantano. All. Mapelli
BREMBATESE : Bonacina, Zilli, Papini, Polatti, Nava, Locatelli, Zezza, Calanni, Recino, Calchi, Allevi (25’ st Confalonieri). A disposizione : Busetti, Pierelli, Del Prato, Paganelli, Bonomi, Perego. All. Ottolenghi
Arbitro : Riva di Como. Collaboratori : non ci è stata fornita la distinta ufficiale
Ammoniti : 16’ pt Di Biase (Bru), 17’ pt Sottocorno (Bru); 34’ st Moretti (Bru).
Note: angoli 3– 2 per la Brembatese; recupero 2’ + 3’; terreno in cattive condizioni, temperatura gradevole
BRUGHERIO. Dopo le scorpacciate di gol delle ultime gare la Brembatese si mette a dieta e colleziona il primo 0-0 della stagione. Il risultato fotografa fedelmente quello che si è visto in campo fino al minuto 77 ma gli uomini di Ottolenghi hanno qualche rimpianto in più grazie a tre nitide palle-gol confezionate nell’ultimo tratto del match e ai due salvataggi del difensore Moretti a portiere battuto. Il punto, per usare una frase fatta, muove comunque la classifica e porta a quattro i risultati utili consecutivi. Aggiungiamo la porta inviolata, rarità in casa gialloblù, e archiviamo quindi come positiva la difficile trasferta.
CRONACA. Nella formazione orobica ci sono un paio di novità. Busetti accusa un malessere nella fase di riscaldamento e a guardia dei pali torna Bonacina; la squalifica di Panciulo causa un diverso schieramento tattico. In difesa si gioca a quattro con Zilli e Locatelli centrali mentre Papini e Zezza presidiano le fasce. In mezzo Calanni è davanti alla difesa, Polatti e Nava ai lati del rombo, chiuso in avanti da Calchi. Torna Recino in attacco a fare coppia con Allevi.
Il primo quarto d’ora scorre senza emozioni fatta eccezione per un insidioso cross di Enrico che Oberto non devia da buona posizione. Le condizioni del campo, che in tutta la fascia centrale sembra più un sabbioso campo di tamburello, mortificano sul nascere i già scarsi tentativi di far gioco. Primo squillo brembatese al 15’ con Recino che difende palla e trova il corridoio per Nava che però non ci mette la necessaria energia nel battere a rete. Genchi ringrazia e blocca facile.
Affiora del nervosismo e ne fanno le spese due giocatori locali, ammoniti, e Zezza che esce infortunato per un paio di minuti. Al 22’ Nava non trova spiragli per il tiro e serve l’accorrente Allevi la cui conclusione sorvola la traversa. Grande ripartenza palla al piede di Calchi al 24’ e tocco per Recino che batte forte ma un metro fuori. Primo pericolo al 29’ con un diagonale di Passoni che esce non di molto. Al 34’ punizione dal lato corto dell’area : Calanni scodella in mezzo per la testa di Calchi. Il portiere è fermo ma giudica correttamente la misura della deviazione che passa accanto al palo. Pregevole il tuffo di testa di Miserendino al 37’ con Bonacina che ferma a terra in due tempi. Al 38’ segnalazione per Polatti che fa ripartire la squadra ma lo sforzo è vanificato dall’affrettata conclusione di Calchi.
E’ di Miserendino, al 46’, il primo tentativo della ripresa con palla alta sulla porta di Bonacina. Il gioco si fa ancora più modesto e anche le emozioni si diradano. Dal primo angolo dei locali (al 53’) nasce un’ azione che vede l’involontario tocco dell’arbitro a .. liberare Miserendino in area. Tiro non proibitivo e Bonacina c’è. Il portiere gialloblù esce al limite dell’area al 55’ o appena fuori, secondo i giocatori e tifosi del Brugherio che reclamano invano con l’arbitro. Zilli risolve con forza una pericolosa mischia al 57’. La Brembatese in questa fase della contesa fa fatica a ripartire. Ci riesce, all’improvviso, al 60’ con uno scambio Recino-Polatti Recino e tiro del bomber che esce del solito metro. Da un tiro rimpallato a Calchi nasce la veloce ripartenza dei biancoverdi di casa ma il bel cross di Troiano si perde nel deserto dell’area di rigore. Brivido al 67’ per una punizione dai venti metri che Passoni calcia con forza. Questa volta la distanza dalla traversa si misura a centimetri ma sarà anche l’ultimo acuto dei locali che sembrano spegnersi pian piano. Confalonieri rileva Allevi e, dopo un paio di tentativi di Recino fermati per fallo o per la respinta dei difensori si arriva ai minuti conclusivi dell’incontro che lasciano un po’ di amaro in bocca agli uomini di Ottolenghi.
Si comincia al 77’. Improvviso lampo di Recino che salta due avversari e scarica verso la porta. Genchi è superato ma Moretti spazza all’altezza dell’area piccola. Un minuto dopo è apprezzabile stilisticamente la girata di Confalonieri dal limite che il portiere blocca. Col senno di poi sarebbe stato più produttivo appoggiare a Polatti incuneatosi solitario in area. All’83 ancora l’ex Desio Confalonieri in cronaca con un tiro angolatissimo. Genchi è superato per la seconda volta ma accende un cero a Moretti che salva ad un passo dalla linea del gol. Terza chance all’86 con un nuovo tentativo di Recino. Il tiro è forte e sembra quello decisivo ma la palla esce di un niente fra il rammarico dei tifosi bergamaschi. Poco o nulla nei minuti finali e anche i tre di recupero terminano senza danni. E dopo le due beffe al ’93 contro Dalmine e Mascagni si tira un respiro di sollievo.
Dopo la frase fatta della classifica che si muove ve ne servo un’altra in chiusura : questa squadra spesso fa trenta ma manca sempre qualcosa per fare trentuno… Una volta una disattenzione difensiva, un’altra volta l’occasione gol fallita. Certo la mancanza di fortuna, sotto forma di qualche gara portata in riva al Brembo senza meriti particolari, gioca la sua parte, però la sensazione rimane. Dopo lo 0-0 di oggi (vi ho almeno risparmiato di chiamarlo risultato ad occhiali o nulla di fatto..) si deve già pensare allo scontro diretto di domenica contro il Città di Sesto. Classica partita che vale doppio che non si deve fallire perché le altre, dietro, non stanno certo a guardare.
E’ tutto , alla prossima
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