PURTROPPO SONO LE GARE SENZA VITTORIE
PERO' NON SIAMO ANCORA RETROCESSI
29-04-2012: PROMOZIONE GIRONE C (14° GIORNATA RITORNO)
BREMBATESE 1
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ATLETICO ERBA 2
Rete : 19’ s.t. Panzeri (A); 25’ s.t D’Ambrosio (A); 33’ s.t. Cerasani (B)
BREMBATESE : Rigamonti, Locatelli, Mandelli (36’ st Vitali), Polatti, Pilenghi, Zezza, Del Prato (22’ st Paris), Passi, Brischetto, Cerasani, Arioldi (16’ st Angeloni). A disposizione : Slanzi; Ortelli, Marcarini,
A. Paganelli, All. Todaro.
ATLETICO ERBA : Aletti, Frigerio, Crespi, Cappellini, J. Frigerio, A. Mauri, Pozzetti (27’ st Opoku), Spreafico, Panzeri (24’ st D’Ambrosio), Sala (8’ st Brambilla), Molteni. A disposizione : Angoscini, Beretta, Isella, S. Mauri. All. Nessuno (in panchina il direttore sportivo)
Arbitro : Calefati di Saronno
Ammoniti : Mandelli e Zezza per la Brembatese; Sala e Brambilla per l’Atletico Erba.
Note: angoli 8– 4 per la Brembatese; recupero 0’ + 3’; giornata variabile; temperatura ideale
BREMBATE. Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie. Se i ricordi scolastici non mi tradiscono (cosa possibile essendo passati 35 anni..) Ungaretti descriveva con le sintetica poesia la precarietà della vita umana. Io che ‘sintetico’ non sono mi dilungherò un po’ di più ma la situazione della Brembatese è quella, appesa ad un filo sempre più esile. Solo la sconfitta del San Zeno (prossimo avversario martedì) contro la capolista Galbiatese non ci condanna in anticipo ma nove punti in meno (proprio dal San Zeno) a tre dal termine tolgono ogni speranza anche al più ottimista.
Il commento alla gara di oggi potrebbe essere fatto in fotocopia con quello di molte altre partite della stagione. Ennesima sconfitta che si poteva evitare ma limiti evidenti emersi nel corso dei novanta minuti. Si arriva così , mestamente, all’ottava gara persa di fila ed un totale di due punti nelle ultime tredici prestazioni. Mi verrebbe da parlare, visti i rivali di oggi, della ‘maledizione’ dell’ Erba. Mi spiego : l’ultima vittoria risale a dicembre proprio sul campo dell’Atletico e tutti ricordiamo il terzo gol, decisivo, di Brischetto siglato col loro portiere a terra. Uscendo dallo stadio fra insulti vari uno spettatore lanciò l’anatema : < Tanto non ne vincerete più una di partita !>. Chi avrebbe mai pensato che avremmo dovuto dar ragione al ‘re degli jettatori’ ?
CRONACA. Partite ravvicinate (ce n’è un’altra fra 2 giorni..) e quasi indispensabile il robusto turn-over adottato da Todaro. Fra i pali torna Rigamonti; Pilenghi e Mandelli vengono riproposti in difesa così come Passi in mezzo al campo. Schieramento offensivo con Del Prato sulla linea dei centrocampisti e la coppia Brischetto.Arioldi davanti. Detto della squalifica di Papini e dell’infortunio a Garavelli passiamo alle azioni.
Al 3’ un angolo per parte da l’inizio ufficiale alla partita. Cerasani ci prova dal limite al 7’ e poi, al 12’ l’occasione ghiottissima per il vantaggio orobico. Scatta Brischetto dal cerchio di centrocampo e arriva solo davanti ad Aletti. Non si capisce se cerca il pallonetto o è tradito da un rimbalzo. Risultato : palla incredibilmente alta sulla traversa. L’Atletico Erba tira fuori la testa dal guscio verso il quarto d’ora con un tiro di Sala e poi con un colpo di testa di Molteni, entrambi fuori.
Al 17’ l’attaccante ospite cade in area ma sono più le recriminazioni sugli spalti che in campo. Ficcante volata di Locatelli che rinuncia al tiro a favore di Cerasani che però conclude sul fondo. Rigamonti blocca a terra una debole giocata di Molteni dal limite. La replica gialloblù si esaurisce in un tiro alto di Arioldi. Al 38’ l’Atletico pareggia il conto delle occasioni divorate. Palla nella nostra are piccola e J. Frigerio apre il piattone mancando la porta spalancata davanti ai suoi piedi. Sugli spalti qualche tifoso non di primo pelo azzarda un paragone irriverente : < Questo lo segnava anche Calloni !>
I minuti finali del tempo raccontano di una palla in area ospite su cui Brischetto cerca insistentemente di intervenire togliendo spazio ad Arioldi meglio piazzato e di un tiro dal limite di Passi in contemporanea al fischio arbitrale.
La Brembatese ci ha messo un pizzico di grinta in più ma il gioco, da entrambe le parti, sembra già un anticipo di prima categoria. D’altra parte se Atene (cioè noi) piange non è che Sparta (intesa come Erba) possa ridere. E’ in piena zona play-out; nel ritorno ha fatto 8 punti; viene da tre sconfitte di fila; non ha nemmeno più l’allenatore. Tutte considerazioni che giustificano l’evidente paura con cui giocano. Da osservatore delle statistiche ho però un timore : l’Erba è una delle squadre che ha fatto più punti in trasferta, ben 19 dei 29 complessivi. Scaccio dal cervello il cattivo auspicio e si riprende a giocare.
Partenza vivace con una pericolosa mischia nei nostri sedici metri e , subito dopo, un tiro di Brischetto, rimpallato. Al 50’ il centravanti appoggia per Del Prato ma Crespi interviene in maniera determinante a spezzare la trama. Sugli sviluppi di una punizione Brischetto deposita in rete da pochi passi ma l’arbitro lo pesca in off-side. Siamo al 53’ e decidiamo di complicarci la vita da soli con un paio di svarioni difensivi su azioni d’angolo. Al 57’ sprint in solitaria di Cerasani. Peccato che la palla sia troppo lunga per il possibile inserimento di Arioldi. Al 60’ il gol del vantaggio sembra maturo. Ancora Cerasani a proporre per l’accorrente Del Prato che prova la botta, deviata in angolo. Dalla tribuna qualcuno lamenta l’opportunità di appoggiare a compagni liberissimi ma non ce la sentiamo di tirare la croce addosso all’attaccante. Da lì era giusto provarci.
Chi sbaglia paga. Ricorro ad un detto trito e ritrito ma sempre valido. Siamo al 64’. Palla che arriva improvvisa a Panzeri, libero in area a tal punto da soffrire di .. solitudine. Facile per lui girarsi e infilare il diagonale alla sinistra dell’impotente Rigamonti. La Brembatese crolla come un castello di carte e sei minuti dopo incassa il raddoppio. Da un lancio delle retrovie D’Ambrosio si trova a tu per tu con Rigamonti (.. e la difesa ?) e sigla il gol personale meno di un minuto dopo il suo ingresso in campo.
Sembra tutto finito ma la squadra di Todaro ha un sussulto. E’ anche sfortunata al 74’ su una spettacolare rovesciata di Pilenghi che trova fra se e la rete la altrettanto spettacolare deviazione in angolo di Aletti. Al 78’ Cerasani lavora nel migliore dei modi una palla ricevuta in area e infila alla destra del portiere avversario il gol che ridà senso al finale.
All’ 80 assistiamo ad un doppio tentativo ospite. Rigamonti ferma il primo; Pilenghi salva sul secondo. L’Atletico che ha tutto da perdere vista la classifica arretra a protezione del fondamentale successo. All’85 rivede i fantasmi dell’andata quando subì tre gol in dieci minuti da Brischetto. Angolo battuto come si deve da Cerasani ed il centravanti ha sulla testa la palla del pareggio. La sua deviazione da tre metri è tuttavia centrale e finisce fra le braccia di Aletti. E’ l’ultima chance perché nel recupero succede poco o nulla se non una conclusione alle stelle di D’Ambrosio.
Tornano allora alla mente le riflessioni dell’intervallo. Pare incredibile dopo averli visti all’opera oggi pomeriggio ma questo è il settimo successo fuori casa per loro ! Con i risultati degli altri campi escono, per ora, dagli spareggi. In bocca al lupo. L’importante è che la maledizione , con oggi, sia terminata.
E’ tutto, alla prossima
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